La Desolata accompagnata da migliaia di fedeli / VIDEO

TERAMO – C’è un grande segnale di speranza nel colpo d’occhio che questa mattina, all’alba, rendeva piazza Orsini agli occhi di chi ha partecipato alla tradizionale processione dell’Addolorata o Desolata, la Madre che va alla ricerca del figlio Gesù Cristo, facendo capolino all’interno di sette chiese della cintura cittadina. Lo ha ribadito il vescovo di Teramo e Atri, monsignor Michele Seccia, parlando ai fedeli nella celebrazione di uno dei riti pasquali più sentiti a Teramo: almeno due migliaia di persone hanno seguito fin dalle 4 di stamattina. «Processione partecipata – ha detto il vescovo -, manifestazione religiosa più sentita dove i fedeli sono coinvolti e protagonisti perchè pregano insieme». In attesa della Processione del Cristo morto, il percorso religioso mattutino, caratterizzato da soste di riflessione e preghiera, ha come di consueto chiamato a raccolta tantissima gente, a formare un lungo corteo in preghiera, a rinnovare una tradizione nata nel 1200. Accompagnato dai componenti della Confraternita dei Cinturati che organizza la processione mattutina, il pellegrinaggio si è snodato lungo il percorso attraverso il Cuore Immacolata di Maria, San Domenico, Santo Spirito, Madonna del Carmine, Madonna delle Grazie, Sant’Antonio e l’Annunziata, fino al rientro in Cattedrale dopo circa 3 ore di rito. «C’è bisogno di educazione e formazione – ha detto il vescovo Seccia -. Risvegliamo questo senso religioso, trasmesso dai nostri padri ma non per avere espressioni culturali, che vengono anche spiegate antopologicamente, ma che è significato della fede condivisa di generazione in generazione». In serata, dalle 18.30, si svolgerà invece la Processione del Cristo Morto, che partirà dalla Chiesa dell’Annunziata. Domani, sabato, la solenne veglia pasquale dalle 22 in Cattedrale.